Nella moltitudine le solitudini sono uniche eppure uguali. Si affacciano nel mondo e vogliono essere viste e ritenute importanti tra loro, in un reciproco cambio di accettazione; vogliono sentirsi straordinarie ed indispensabili alle altre. Si mostrano vanitose nella vetrina della comunità, estraniate dalla realtà nell’apparire con i loro oggetti preziosi e con i loro luoghi esclusivi, che secondo loro le definiscono e si mostrano nella maniera in cui vorrebbero essere percepite. A cosa servono questi loro ricordi se rimangono nell’etere e nell’indefinito, nel qui e ora che svanisce subito? In questa continua competizione delle individualità, mascherata dal riconoscimento vicendevole, l’alienazione domina e la realtà non è più riconoscibile in quanto tale. L’Altrove è invece un posto sicuro e confortevole dove il tempo è eterno e immutabile.

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Evento realizzato con il contributo della Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna, Servizio Cultura del Comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna.