Nella storia dell’Europa e del mondo si annoverano vicende politiche e militari il cui peso si rivelò tanto decisivo per le sorti delle nazioni coinvolte da venire immortalate nei lavori di grandi artisti: pittori, letterati, scultori e anche musicisti.
Su questi presupposti prende il via il prossimo 3 febbraio la rassegna “Musica e Storia. Dai campi di battaglia alle carte del potere”, quattro appuntamenti fino al 18 marzo in cui eminenti studiosi e affermati professionisti della musica racconteranno e illustreranno, ciascuno dalla propria prospettiva, momenti salienti della storia moderna e contemporanea, offrendo una interpretazione originale e insolita di fatti e personaggi celebri, protagonisti tanto sui campi di battaglia, tra cariche di cavalleria, trombe e tamburi e raffiche di moschetto, che ai tavoli delle trattative per decidere gli equilibri tra gli Stati.
Ciò sarà fatto con le parole e con la musica, secondo una formula snella e accattivante destinata non soltanto a un pubblico di specialisti ma anche di curiosi e appassionati di vicende storiche.
La rassegna, organizzata dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”- Onlus in collaborazione con l’associazione Le Officine e col patrocinio del Ministero dei Beni, Attività culturali e Turismo (MiBACT), della Società italiana per lo studio della Storia contemporanea (SISSCo) e dell’Associazione per la Cooperazione Culturale in Sardegna (ACCuS), si avvale della direzione artistica di Francesco Giammarco, docente di Pianoforte al Conservatorio di Cagliari.
Il coordinamento dei quattro appuntamenti (che avranno tutti luogo nella Sala dei Ritratti di Palazzo Siotto, in via dei Genovesi 114 a Cagliari, sempre con inizio alle 19) è affidato al giornalista e critico musicale Fabio Marcello.
L’organizzazione complessiva è curata da Francesco Accardo, consigliere di amministrazione della Fondazione.
La tappa inaugurale della rassegna Musica e Storia è in programma sabato 3 febbraio e vedrà protagonista Giampaolo Salice, docente di Storia moderna e Storia della Sardegna moderna all’Università di Cagliari, con un intervento sul tema La guerra dei 7 anni, conflitto che tra il 1756 e il 1763 coinvolse le principali potenze europee del tempo (Winston Churchill la definì “La prima vera guerra mondiale”) e dal quale emerse trionfatrice la Gran Bretagna, che strappò il Canada alla Francia e dalla stessa ottenne la cessione delle colonie a oriente del Mississippi oltre ad altri possedimenti in India, nei Caraibi e sulla costa del Senegal.
A seguire, il maestro Riccardo Leone eseguirà al fortepiano La Battaglia di Praga, brano scritto nel 1788 a Dublino dal praghese František Kočvara. Il successo di questa composizione, ispirata allo scontro che nel 1757 oppose l’Austria alla Prussia, fu talmente ampio che esso divenne modello di riferimento per analoghi successivi lavori ispirati alle guerre napoleoniche.
In chiusura, il soprano Alice Madeddu, accompagnata dallo stesso Leone, eseguirà Geistliche Lieder von Gellert di Carl Philipp Emanuel Bach, compositore, organista e clavicembalista tedesco, il secondo e più famoso dei venti figli del grande Johann Sebastian Bach.
Se Napoleone avesse vinto a Waterloo? è l’intrigantissimo quesito oggetto della relazione di Alessandro Barbero, storico, scrittore e docente universitario (insegna Storia medievale all’Università degli Studi del Piemonte Orientale di Vercelli), specializzato in storia militare e storia del Medioevo. Lo studioso piemontese, autore per Mondadori dei fortunati Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo (Premio Strega 1996), L’ultimo rosa di Lautrec (2001), Poeta al comando (2003), Gli occhi di Venezia (2011), Le ateniesi (2015) e collaboratore di quotidiani e riviste specializzate, interverrà a Palazzo Siotto giovedì 22 febbraio.
Nella stessa serata, Elisabetta Dessì e Francesco Giammarco proporranno a quattro mani al pianoforte La vittoria di Wellington alla battaglia di Vitoria Op. 91 di Ludwig van Beethoven, composizione ideata per celebrare il successo del britannico duca di Wellington contro le truppe napoleoniche a Vitoria, in Spagna, nel 1813. Il brano, eseguito per la prima volta l’8 dicembre dello stesso anno, riscosse presso il pubblico un clamoroso successo.
La mattina dello stesso giorno, alle 9.30 all’Auditorium Comunale di piazza Dettori a Cagliari, Alessandro Barbero dialogherà con gli studenti delle scuole cagliaritane di ogni ordine e grado in occasione dell’incontro Raccontare la Storia, organizzato dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” in collaborazione con l’Associazione per la Cooperazione Culturale in Sardegna (ACCuS) e l’associazione Le Officine.
All’appuntamento, moderato dal giornalista Fabio Marcello, interverranno anche Aldo Accardo, ordinario di Storia del Risorgimento all’Università degli Studi di Cagliari, e Giampaolo Salice, docente di Storia moderna e Storia della Sardegna moderna presso lo stesso Ateneo, già protagonista della prima tappa di Musica e Storia.
Aldo Accardo sarà tra gli ospiti del terzo appuntamento di Musica e Storia, fissato per sabato 3 marzo. Il docente universitario, direttore della Fondazione “Istituto storico Giuseppe Siotto” e membro del Comitato tecnico per l’insegnamento della storia della Direzione regionale scolastica della Sardegna, interverrà sul tema Il Risorgimento al tempo del Risorgimento. Dopo di lui, salirà sul palco di Palazzo Siotto Elena Bittasi, diplomata col massimo dei voti in Pianoforte, laureata il Lettere Classiche e vincitrice del concorso internazionale “Narrare la storia: dal documento al racconto”. Attiva nella ricerca e nella divulgazione di ambito musicale, Bittasi tratterà l’argomento Musica ed epos risorgimentale: il caso della battaglia di Solferino e San Martino. Il programma sarà completato dall’esecuzione al pianoforte da parte di Francesco Giammarco di tre affascinanti brani le cui atmosfere rievocano il tema centrale della serata: Solferino, Battaglia e bivacco, di Luigi Truzzi; Solferino, Valzer, di Rodolfo Mattiozzi; La battaglia di Solferino, fantasia caratteristica, di Angelo Panzini.
Il sipario sull’edizione 2018 della rassegna Musica e Storia calerà domenica 18 marzo. Protagonista dell’appuntamento a Palazzo Siotto sarà Andrea Graziosi, ordinario di Storia contemporanea all’Università Federico II di Napoli e presidente della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCo) dal 2007 al 2011. Graziosi relazionerà sul tema La Rivoluzione Russa, episodio cruciale nella storia della Russia e dell’Europa che condusse nel 1917 al rovesciamento dell’Impero degli zar e alla creazione della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa a sua volta trasformatasi, nel 1922 dopo una cruenta guerra civile, nell’Unione Sovietica (URSS). Riflettori puntati sul talentuoso pianista cagliaritano Giulio Biddau per il gran finale, affidato all’esecuzione della Sonata n. 7 op. 83 di Sergei Prokofiev, brano composto nel 1943 che fa parte, insieme alla Sonata n. 6 e alla Sonata n. 8, del cosiddetto Trittico delle Sonate di guerra, pagine che per la loro intensità e per il periodo di composizione sono state interpretate dalla critica come un resoconto in musica dei tumultuosi avvenimenti dell’epoca.
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