Sabato 3 dicembre ore 18.30 in streaming la presentazione del libro “Solo una canzone” di Roberto Livi
Il ristorante va a rotoli, e lui non vorrebbe certo farlo andare meglio.
Non ne può delle recensioni crudeli su Google, del mal di piedi, di essere libero solo di martedì.
Comincia a essere stufo anche dell’Ave, la moglie paleontologa che sa sempre tutto, e quando parla sembra un fiume in piena.
A lui basterebbe riuscire a scrivere una canzone, solo una; trovare il ritornello per quella che ha già in testa, che intona nel ristorante di notte, o sull’acqua, tra le gole dei monti, sognando un pubblico che non c’è. E non è per una folla che lui vorrebbe cantare; è destinata ad Agnese, la sua canzone. Se riuscisse a farle venire le carni cappone, potrebbe smettere di vestirsi sempre di nero, potrebbe fare quel che non ha mai fatto, non lo fermerebbe più nessuno.
Non ne può delle recensioni crudeli su Google, del mal di piedi, di essere libero solo di martedì.
Comincia a essere stufo anche dell’Ave, la moglie paleontologa che sa sempre tutto, e quando parla sembra un fiume in piena.
A lui basterebbe riuscire a scrivere una canzone, solo una; trovare il ritornello per quella che ha già in testa, che intona nel ristorante di notte, o sull’acqua, tra le gole dei monti, sognando un pubblico che non c’è. E non è per una folla che lui vorrebbe cantare; è destinata ad Agnese, la sua canzone. Se riuscisse a farle venire le carni cappone, potrebbe smettere di vestirsi sempre di nero, potrebbe fare quel che non ha mai fatto, non lo fermerebbe più nessuno.
Sabato 3 dicembre alle 18.30 in diretta streaming sulla pagina della Fondazione Siotto, l’incontro con l’autore Roberto Livi sul libro “Solo una canzone”. Conduce l’incontro Francesco Accardo.
L’evento è in collaborazione con la casa editrice Marco y Marcos.
L’evento è in collaborazione con la casa editrice Marco y Marcos.
Roberto Livi nasce a Pesaro nel 1967. Frequenta le scuole elementari dall’età di sei anni, ma, a causa di un disturbo da deficit di attenzione e dislessia, impara a leggere le prime parole soltanto all’età di sette anni. Terminate con fatica le scuole dell’obbligo, entra come apprendista in una falegnameria dove, tra una lavorazione e l’altra, ha l’occasione di suonare qualche nota su una fisarmonica di proprietà del falegname capo. Durante una di queste sue improvvisazioni, viene notato da un anziano maestro di musica il quale, certo di trovarsi di fronte un genio della tastiera, lo convince a lasciare il lavoro per intraprendere lo studio della musica. Dopo quattro anni di studi sotto la guida del maestro (piano, fisarmonica, organo, armonia e contrappunto), il maestro stesso ammetterà d’essersi sbagliato. Dal 1997 riprende il lavoro di falegname dedicandosi alla costruzione di strumenti musicali.