Vi è mai capitato di allontanare il pensiero della morte? di cercare parole alternative pur di non nominarla? di mentire sulla vostra età abbassando i vostri anni? Avete mai riflettuto sul fatto che sempre più spesso non sono più i parenti ad occuparsi del corpo di un defunto ma operatori specializzati? Avete mai pensato che la migliore morte sia quella che avviene durante il sonno in uno stato di incoscienza?
Fin dall’antichità l’essere umano ha fatto i conti con il pensiero della morte cercando di nasconderlo a se stesso e di allontanare il proprio senso di mortalità fino a considerarlo qualcosa di separato dalla vita. Ma è dal secondo dopo guerra che nelle culture occidentali la morte è diventata un tabù collettivo potente e trasversale quanto quello della sessualità, dispositivo di separazione della vita dalla malattia, dell’età produttiva da quella della vecchiaia, espressione di una società sempre più ageista e terrorizzata dalla fine della vita.
La morte è l’ultimo tabù che esploreremo il prossimo 26 dicembre in occasione della puntata conclusiva di Trova tabù nei libri, lo faremo con l’ultimo romanzo autobiografico di Chimamanda Ngozi Adichie “Appunti sul dolore” e “La buona morte. Viaggio nell’eutanasia in Italia”, un libro che si muove tra il reportage e l’autobiografia dell’autore Andrea Tarabbia.
L’evento si svolgerà in diretta on line domenica 26 dicembre alle ore 17.30 sulla pagina facebook della Fondazione Giuseppe Siotto.
Trova tabù nei libri è un’evoluzione di Trova Tabù, un progetto di divulgazione sessuale urbana che nasce dall’incontro tra la rubrica Sessualità Diffusa curata da Francesca Fadda, psicologa e psicoterapeuta, consulente sessuale e attivista LGBTQIA+ e TrovaLac – Personaggi di carta, di Laura Fortuna, attrice, regista e operatrice culturale.
L’evento fa parte di Leggimi, progetto di promozione alla lettura a cura della Fondazione Giuseppe Siotto.